Lunghe notti irrequiete, non m...
Lunghe notti irrequiete, non mi davano pace ma soltanto pensieri.
I miei occhi si chiudevano in procinto di dormire e sedare la mia mente ed improvvisamente, delle
strane offuscate visioni bussavano alla mia porta, sogni codardi che non mi lasciavano libero.
Le visioni oniriche rappresentano ciò che le notti offrivano alla mia mente, visi offuscati, mai visti
prima ma continuamente pressanti.
In quel periodo le mie notti non erano per nulla tranquille. Frequenti i miei risvegli sonnambuli a
parlare come fossi assolutamente sveglio, mi raccontavo e raccontavo avvenimenti a chi era con me,
inconsciamente. Tutto ciò mi ha condotto alla costruzione dell'opera “Visioni oniriche” come
tentativo di fare chiarezza dentro di me, per riuscire a capire cosa effettivamente mi volessero
comunicare.
D'altronde l'arte è per me un dizionario, ricerco in lei tutto ciò che a me appare strano e
incomprensibile.
L'ultima visione onirica rappresenta per me un urlo liberatorio, perspicace soluzione alle mie
incongruenze. Si distacca dalle prime tre sia per l'utilizzo di colori diversi, sia per l'intenzionalità
che ci sta dietro. Le prime tre visioni sono state costruite, pensate, modellate e presentano colori
monotono come il nero, il bianco ed un po' di beige.
L'ultima si differenzia per dei colori più forti e intensi e per il chiaro significato che comunica.
Tutte quante le visioni oniriche hanno per me avuto un forte significato, un chiaro invito a
proseguire per la mia strada:
“Vai avanti. Non fermarti. Corri.”