Dea Solitudine >
2017
Anno 2017 cm 92x125 smalto all’acqua, smalto sintetico, acrilico, gesso acrilico vernice, vinavil , flatting, materiali di riciclo su cotone.
"Il mio Io era andato a farsi un giro! La Dea Solitudine era troppo bella e affascinante per lasciarsi sedurre da me per elemosinare un pò di compagnia. La dipinsi con la bava alla bocca".
Il dipinto "Dea Solitudine" vuole
suggerire una violenta riflessione sulla solitudine, sulla natura del sé e sulla sua relazione con gli altri. L'io è andato spudoratamente confuso in cerca di compagnia, ma alla fine è stato abbandonato dalla seducente Dea Solitudine, rappresentata come entità, affascinante e attraente, è critica alla società attuale, in cui il bisogno di cercare nuove amicizie/relazioni a tutti i costi e di mantenere relazioni sociali finte (spesso senza rendersene conto),sembra essere diventato sempre più importante, inducendo i molti a cercare la compagnia degli altri in modo ossessivo quasi compulsivamente .Tuttavia questa ricerca potrebbe essere vana e persino distruttiva, poiché quell'Io protagonista finisce per sentirsi abbandonato non appagato e solo. Il mio dipingere la Dea Solitudine con la bava alla bocca è la natura ambivalente e potenzialmente pericolosa della solitudine, che è sia fonte di sana ispirazione a vivere che di dolore e alienazione umana, a seconda delle circostanze e delle scelte personali. Il dipinto è un ambiguo suggerimento a trovare un equilibrio tra la nostra necessità di solitudine e l'esigenza di relazionarci con gli altri, per poter vivere una vita piena e significativa.