L'instabilità umana è la descrizione identitaria dell'uomo: è forse mai stato un essere stabile? O una
creatura immobile?
L'uomo si evolve di giorno in giorno, cambia continuamente umore, animo ed identità.
La sua è una vita che non trova tregua in un'unica soluzione di pensiero, ma viene perennemente
invasa da una tempesta di pensieri e dubbi che mettono in turbolente riflessioni il suo essere.
Ma questa, la sua instabilità, è ciò che rende l'uomo l'essere fragile per eccellenza: umano.
Lo scopo della mia pittura è da sempre stato complice di una sana riflessione:
quando gli spettatori, osservando le mie opere, si pongono delle domande, io sono felice. In un
mondo così frenetico sembra che la mente si stia fossilizzando nella futilità materiale. La riflessione
genera curiosità e le domande sono il miglior modo per innescare un processo formativo sulla
propria persona. E allora, quando anche solo una persona tra cento, attraverso le mie opere, riesce a
capire qualcosa in più di sé, significa che il mio lavoro è ben riuscito.